Casa degli Artisti
La Casa degli Artisti di corso Garibaldi 89a fu costruita tra il 1910 e il 1911, per volere di due mecenati milanesi, per ospitare studi di artisti. Il progetto, sobriamente classico in facciata e razionalista sul retro, utilizza tecniche innovative per l’epoca quale il primo impiego di cemento armato per i solai. Le stanze hanno grandi vetrate tutte esposte a nord per sfruttare al meglio la luce indiretta, ai piani superiori sono provviste di una terrazza, che si riteneva indispensabile a un atelier.
Alla fine degli anni Trenta la Casa viene espropriata dall’allora Podestà, inizia un periodo di abbandono, che si conclude con l’occupazione nel 1978 da parte di un gruppo di artisti, gli stessi che nel 1979 fondano l’Associazione Casa degli artisti: Paola Brusati, Jole De Sanna, Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e Giuseppe Spagnulo. Inizia l’attività di discussione sull’arte e organizzazione di mostre.
Dopo un imponente lavoro di recupero della struttura, in questi stessi spazi, negli anni a venire, si succedono artisti di discipline diverse. Nel 1988 il Comune sposta l’ingresso dell’edificio in via Cazzaniga. Nello stesso anno arrivano i liutai Pierre Bohr, Olivier Fadini, Kevin O’Neal e Stefano Solari che risistemano lo spazio al piano terra a cui si aggiungeranno poco dopo il fotografo Danilo Borrelli e la scenografa Maria Grazia Recrosio.
In uno spirito di apertura alla città e condivisione della cultura che qui veniva prodotta, gli artisti organizzano negli anni mostre, concerti, proiezioni cinematografiche, performance e spettacoli teatrali.
Nel settembre 2007 la Casa viene sgomberata e da allora per molti anni è vuota, esposta a incuria e vandalismo, rischia ogni giorno di più di trasformarsi in un rudere irrecuperabile mentre rappresenta un tassello importante della storia civile e culturale della città di Milano.
L’Associazione 89/a è nata nel 2002 con lo scopo di preservare e valorizzare la Casa, organizzando iniziative e cercando un dialogo con le Istituzioni affinché le grandi potenzialità di questo luogo vengano finalmente restituite alla città. Nel 2012, insieme all’Associazione freeUnDo, ha presentato al Comune di Milano un progetto per la riapertura, basato sulle stesse modalità di funzionamento che vigevano nella Casa prima dello sgombero: multidisciplinarietà, contaminazione, sostenibilità, apertura e autogestione e chiede allo stesso Comune di adoperarsi affinché questo edificio storico sia nuovamente riempito di contenuti e restituito alla sua funzione e alla città.
Nel 2020, dopo piu di 10 anni di iniziative, trattative e lotte, si ottiene finalmente la riapertura della casa da parte del Comune. Dopo una ristrutturazione costosa e inappropriata ad un luogo destinato all’arte, inizia una nuova gestione che ci si augura comunque possa essere interessante per i fruitori d’arte del centro di Milano. La casa degli Artisti in qualche modo vive!
Un breve documentario di MemoMi: “La storia tormentata di un edificio che in un secolo di storia ha ospitato generazioni di artisti ed eventi importanti nella storia culturale della città.” https://memomhttps://memomi.it/it/00004/147/la-casa-degli-artisti.html